giovedì 26 aprile 2012

È arrivato?

C: "Avete il libro Lo spacciatore di fumetti ?"
I: "No, se vuoi te lo ordino e dovrebbe arrivarmi in una settimana..."
C: "No grazie, ne ho bisogno subito."

[Oggi, esattamente 4 giorni dopo]
C: "Salve, è arrivato il libro Lo spacciatore di fumetti?"


martedì 10 aprile 2012

Segnalibro

C: "Buongiorno, cercavo un segnalibro... e se fosse possibile ne vorrei uno con l'illustrazione o la foto di un'auto d'epoca."
I: "Mi dispiace, non ne ho..."
C: "Un segnalibro... [E ad un tratto il radicale cambiamento.] vede, so' quelle cose che si mettono tra 'e pagine pe' segnà dove stai arrivato, che quando riprendi a leggere non devi reincominciare punto e d'accapo!"
I: "Sì, so cosa sono i segnalibri... Ne ho anche qualcuno in vendita, proprio , però non ne ho nessuno con auto d'epoca, mi dispiace."
C: "Ah capisco, allora niente.. le auguro una buona giornata, arrivederci."


giovedì 5 aprile 2012

Mi aiutasse

[Entra una signora con un marcatissimo accento siciliano.]
C: "Vorrei una penna bella, che ebbi comprato qui!"
I: "Si ricorda che penna era?" [ Sguardo ai più di 50 tipi di penne diverse che ho...]
C: "Era bella."
I: "Com'era fatta?"
C: "Era una bella penna che comprai, faceva le righe!"
[Non ho ancora capito, nonostante qualche tentativo fallito di indagare più a fondo, cosa volesse dire con "faceva le righe"]
C: "Allora vorrei uno di quei fogli... mi aiutasse con l'italiano? Uno di quelli sulla Sicilia!"
I: [...]
C: "Quelli dove si vedono i nomi!" [...] "I nomi dei posti!"
I: "Una cartina?"
C: "Un foglio grande così con i paesi della Sicilia, sì!"
I: "Temo di non avere cartine della Sicilia in realtà, ma mi dia un attimo che controllo."
C: "Grazie lo stesso e buona giornata."
[E se ne va, prima che io possa controllare.]


martedì 3 aprile 2012

Un libro di storia

"Questo libro parla degli ebrei dicendo che erano schiavi in Egitto, ma così non si capisce che è Dio ad averli liberati!
E questo delle domande/risposte ha domande sull'islam ma non sul cristianesimo, cos'è!?
E quello?
Parla del vietnam in modo che mi viene su un nipotino hippie!
Io voglio un libro di storia che non gli metta strane idee in testa, non devono schierarsi politicamente!"



Chissà

C: "Ma è di nuovo cambiata gestione?"
I: "Nell'ultimo anno no..."
C: "Ah. Allora è sempre lei." [...] "Io avevo comprato una volta un biglietto per un maschio. Chissà se c'è anche da femmina..."
[Alla fine cerca da sola qualche biglietto d'auguri per una bimba. Paga, saluta e si allontana, ma poi si ferma e chiede.]
C: "Chissà se avete dei puzzle."
I: "Certamente, sono tutti lì alla sua sinistra."
C: "Pensa che potremmo vederli oggi?"
[Mi alzo, arrivo accanto a lei, allungo la mano sulla scaffale e faccio vedere il puzzle.]
C: "Ma no! Non questo."
I: "Vuole un altro soggetto o...?"
C: "No no, così non va."
I: "Ehm... mi spiace."
C: "Non c'è il libro qui! Io l'anno scorso l'ho comprato con il libro!"
I: "Ah d'accordo. Allora guardi..." [Il primo che trovo è di Heidi, apro qualche pagina casuale per mostrarle la dimensione dei pezzi del puzzle.]
C: "E qui c'è anche il puzzle?"
I: "Sì."
C: "Chissà se posso avere un pacchetto."
I: "Certo..."
[Inizio a fare il pacchetto regalo.]
C: "Non è che si potrebbe avere una carta un po' meno disegnata? Ce l'avete? Certo che ce l'avete!
...no, non troppo colorata... è solo una bambina!" [Non so perché ad una bambina un pacchetto colorato non dovrebbe piacere, ma vabbeh.] "Non dovrebbe tagliare un po' di carta qui?" [No.] "Secondo me le conveniva girare il foglio!" [Ma se ormai il pacchetto è finito, ed è venuto perfetto...] "Chissà se si può aggiungere un pezzo di scotch qui così non si apre?" [Ci sono due pezzi di scotch, ma va bene...] "Chissà se si può avere un altro fiocco..." [Poso quello giallino che si abbinava tanto bene e assecondo, mettendone uno verde scelto da lei.]  "Ma ha coperto il prezzo?" [Ovvio.] "Ma con l'adesivo? Non si poteva scancellarlo davvero?" [Argh.]

Dopo ha preso altri due piccoli libricini e mi ha fatto fare il pacchetto anche per quelli, per fortuna avevamo già scelto la carta e ci sono stati meno problemi.
Uscendo, con due biglietti d'auguri e 3 libri, ha anche aggiunto con aria delusa "Spero che almeno la prossima volta troverò qualcosa di bello."

venerdì 30 marzo 2012

Io le lascio un acconto

[Una signora che lavora nella via della libreria prenota un libro. Prezzo di copertina inferiore ai 10€ e tempo di consegna previsto di circa 3 giorni. A lei serve tassativamente entro una settimana. ]
C: "Devo lasciare un acconto?"
I: "No, non si preoccupi."
C: "Perché no? Se poi tanto me lo compro..."
I: "Non si preoccupi, non c'è bisogno dell'acconto."
C: "Pensa che non arriverà?"
[Iniziano a venirmi dei dubbi sul fatto che lei stia pensando che non le chieda l'acconto perché forse il libro non arriverà in tempo.]
I: "Il libro arriva tra tre giorni, io la vedo tutte le mattine e so che passerà a ritirarlo. Non vedo perché chiederle un acconto."
C: "Io le lascio 5 €."
[E non era una domanda, li ha lasciati sul bancone ed è andata via.]


Tessera 3

C: "Perché volete il mio numero di telefono?"
I: "È facoltativo, ma così se prenota dei libri posso contattarla per avvisarla quando arrivano..."
C: "Posso venire io a vedere se sono arrivati?"
I: "Ehm... sì, certo."
C: "Quindi a chi andrebbe il mio numero?"
I: "Rimarrebbe allegato alla sua scheda..."
C: "Non lo date ai fornitori? Per avvisarmi dei libri...?"
I: "No, lo userei io soltanto quando qui in libreria arrivassero dei libri prenotati a suo nome."
C: "E se poi si sbaglia?"
I: "Non... non credo..."
C: "Io il mio numero non glielo lascio. Non si offenda, ma io non la conosco."
[...]
C: "E vuole anche mandarmi le mail?"
I: "No, è facoltativo anche quello. Se vuole poter essere contattato per prenotazioni o..."
C: "Io la mail mica la controllo sempre."
I: "Beh ma non si preoccupi, non è obbligatorio..."
C: "Meglio così."
[...]
C: "Devo firmare con il mio nome?"


Tessera 2

C: "Devo pagare per la tessera?"
I: "No, è totalmente gratuita."
C: "Devo lasciarvi i miei dati?"
I: "Nome, Cognome, Indirizzo e se vuole un numero di telefono o un email..."
C: "Però non li date in giro? O mi mandate pubblicità?"
I: "Assolutamente no."
C: "Bene. E quando scade?"
I: "Non ha scadenza."
C: "E se non raggiungo la soglia prevista per lo sconto?"
I: "Semplicemente non ha nessuno sconto."
C: "E se io tipo compro questo libro da 5€ oggi, vediamo come va e se torno a comprarne altri faccio la tessera?"
I: "Se vuole arrivare allo sconto le conviene fare subito la tessera, dal primo acquisto."
C: "E non c'è modo di abbassare la soglia? Insomma, se faccio la metà delle spese non mi può fare la metà dello sconto?"
I: "No, sono soglie fisse mi spiace."
C: "Se le do il mio nome e poi viene mia moglie?"
I: "Non c'è problema, basta che sua moglie mi dica il nome suo così carico tutto sulla stessa tessera. Chiedo solo che venga direttamente lei il giorno che vorrà usufruire dello sconto."
C: "Ma visto che sono libri per mio figlio, non posso farla a nome suo?"
I: "Sarebbe meglio farla a nome di un maggiorenne..."
C: "Però firmo io a nome di mio figlio!"
I: "Non credo che sia valido, mi servirebbe la sua firma."
C: "Pfff... Ma quindi non mi chiedete dei soldi?"
I: "No, è gratuita, non scade, non ha nessun tipo di vincolo per lei."
C: "Ne dovrò parlare con mia moglie prima di decidere."



Tessera

C: "Quindi avete una tessera per i clienti?"
I: "Sì, ogni acquisto si raccolgono dei punti e al raggiungimento della soglia potete usufruire di uno sconto."
C: "Lo sconto vale solo sui libri?"
I: "No, potete acquistare quello che volete."
C: "Ma solo in questo negozio?"
I: "Temo proprio di sì."
C: "Che peccato."


giovedì 29 marzo 2012

Busta che si chiude

C: "Buongiorno. Cerco una cosa!"
I: "Buongiorno signora, mi dica."
C: "Ma non so se lei ce l'ha..."
I: "Non lo so, vuole provare a chiedere?"
C: "Una busta."
I: "Una busta come?"
C: "Di quelle che si chiudono."
I: "Che si chiudono come?"
C: "Hanno una specie di inserto in metallo."
I: "Ehm...un secondo..." [Forse ho capito, ma devo controllare se ne ho ancora.]
C: "Si chiudono con un coso in metallo, che si infila un pezzo dentro l'altro... e si chiude."
I: "Non ne ho più."
C: "Ma è una busta che si usa..."
I: "Ma le ho finite."
C: [Voce indispettita] "Signorina, guardi che è un prodotto di cartoleria!"
I: "Sì però le ho terminate!"
C: "Sicura che non ne tiene?" [inizia a guardarsi attorno cercandole.]
I: "Signora, le assicuro che se ne avessi ancora gliela venderei volentieri, ma le ho finite."
C: "Certo, se lo dice lei allora arrivederci!" [Quasi sbatte la porta uscendo]


giovedì 15 marzo 2012

Pagine

C: "Buongiorno, sto cercando un libro..."
I: "Hai un titolo preciso? [scuote la testa.] Un autore?"
C: "80 pagine." [Il resto è fuffa, quello è l'unico dettaglio importante.]


giovedì 23 febbraio 2012

Caccia.

C: "Salve, hai un giornale di caccia?"
I: "Buongiorno, a dire il vero no, ma può trovare sicuramente qualcosa all'edicola o al tabacchino più vicino."
C: "Nessuna rivista di caccia?"
I: "Nessuna rivista. È una libreria."
C: "Allora avete un libro sulla caccia."
I: "Per essere precisi è una libreria per bambini."
C: "Cosa cerca di dirmi?"
I: "Che ho libri per bambini. Non sulla caccia."
C: "Dove trovo un giornale di caccia?"
I: "In edicola o al tabacchino, credo." [Mi sembra di ripetermi.]
C: "Però deve consigliarmene uno davvero ben fornito! Mica che poi non lo tengono neppure lì."
I: "Però non sono un'esperta, lei chieda qui vicino, loro comunque sapranno consigliarla."
C: "Sicura che lo tengono?"
I: "No."
C: "E dov'è sicura che lo trovo?" [Ma perché non mi ascolta?]
I: "Non ne ho idea. Lei provi qui vicino, se no chiede."
C: "Dice che lo trovo qui vicino?"
I: "Sì, sicuramente lo trova."  E arrivederci.

La titolare?

C: "Vorrei un libro per mia figlia, ha 14 mesi."
[Tiro fuori un po' del solito campionario di libri in stoffa, morbidi, cartonati, tattili o sonori cercando di capire cosa preferisca.]
C: "Quando posso trovare la titolare? Sono sicura che saprebbe consigliarmi meglio, senza offesa."
I:  [Ghigno.] "Mi dispiace, la titolare sono io."
C: [Stupore e meraviglia. Colpo di tosse.] "Prenderò questo allora!"

E spesso torna, e sembra anche contenta.



giovedì 16 febbraio 2012

Vampiri soft

C: "Buongiorno, vorrei un romanzo sui vampiri."
I: "Aveva in mente qualcosa di specifico o posso consigliarle io qualcosa?" [nella mia mente: "Stoker! Stoker! Stoker!" ]
C: "Beh, è per una compagna di classe di mia figlia, hanno 12 anni quindi non deve essere troppo crudo."
I: "Certamente..." [Ci avviciniamo allo scaffale...]
C: "Sarebbe bello trovare qualcosa proprio da ragazzine..."
I: [Il buon umore inizia ad abbandonarmi] "Tipo Twilight?"
C: "Beh, il primo era ancora accettabile, ma secondo me gli altri non erano proprio adeguati, erano un po' troppo, se mi capisce..."
I: "Ah. Forse..." [Un sorriso mentre indico Vampiretto va in Campagna e gli altri della serie.]
C: "No beh, vogliono atmosfere più horror, qualcosa di più maturo."
I: "Sì, immaginavo, ma temo di non avere nulla dello stesso genere di Twilight ma che sia ancora meno."
C: "Perché?"
I: "Sa, solitamente i vampiri uccidono, bevono sangue e non si innamorano neanche così spesso."
C: [Faccia stupita.] "Dice che sono ancora più violenti di Twilight? A me quello sembrava già troppo efferato per delle ragazzine!"
I: "Giusto un pochino di più, sì."

Poi ha comprato Pratchett e siamo tutti contenti.

martedì 31 gennaio 2012

Frustrazione

[Entrano due signore]
C: "Buongiorno, vorrei Questo libro, lo avete?"
I: "Al momento ho la versione integrale del romanzo..." [mi ferma prima che vada a prenderlo]
C: "No, è per un bambino di 2 anni."
I: "Ah, mi spiace mi è rimasto solo questo..." [mi interrompe]
C: "Avete almeno qualcosa per quell'età?" [Come se, non avendo un titolo in casa, intendessi dire che non ho libri per piccoli.]
I: "Certamente, sono lì..." [Indico lo scaffale di fronte a loro, inizio a superare il bancone per avvicinarmi]
C: "Non potrebbe farmi vedere lei qualcosa?"
I: [Ci stavo arrivando!] "Sì certamente."
C: "Quello lì, con la copertina azzurra?"
I: "Quello è davvero molto scritto... " [Faccio vedere per dimostrazione]
C: "No! [Come se lo avessi proposto io.] Guardi che è troppo per lui!"
I: "Sì lo immaginavo, comunque... [inizio a tirar giù dagli scaffali]
- La Pimpa: ne ha già tanti, quelli che non ha sono troppo poco o troppo cari.
- Libri cartonati piccoli : troppo banali
- libri tattili : non sanno cos'ha già
- libri con finestrelle, sempre cartonati: non sanno se gli piace.
- libri di fiabe o favole: sicuramente a due anni le conosce tutte.
- libri di fiabe originali/inedite: non ha mica la pazienza di ascoltare!
[Andiamo avanti un po', io sempre più veloce e meno convinta che voglia davvero qualcosa.]
I: "Vediamo se ho capito, vorreste un libro cartonato, piccolo ma non troppo, non con poche parole perché sarebbe banale, non con una storia unica perché si annoia, niente classici perché il piccolino ne ha una cultura sufficiente,  niente libri educativi perché sono noiosi, niente Disney perché ha già i cartoni, niente libri con cd perché non ascolta, niente filastrocche perché è troppo presto secondo voi, niente raccolta di storie perché qualcuna la conoscerà di certo..."
C: "Esatto! Le sembra difficile? [non mi da il tempo di rispondere] Non vendete costruzioni per caso?"
I: "Per la sua età ho questi Lego."
C: "Li ha già di sicuro! Quello là cos'è?"
I: "Costruzioni, ma da 4 anni in su!"
C: "Faccia vedere, magari lo fa con la mamma!" [tiro giù] "no è troppo da femmina" [ah.]
I: "O gli Happy Mais..." [inutile tentare di spiegare Atossici, Naturali, e tanto meno come si usano visto che mi interrompe]
C: "No ha un fratellino molto piccolo, potrebbe mangiarli." [I lego non li mangia, quelli sì?]
E qui finì ogni tentativo di vedere qualcosa.



giovedì 26 gennaio 2012

Perché niente giornali?

C: "Buongiorno, vorrei un giornale."
I: "Non vendo giornali, mi spiace, provi all'edicola."
C: "Ma non un quotidiano! Una rivista per ragazzi!"
I: "Non vedo neanche riviste, è una libreria..."
C: "Ah, come mai non le tiene?"
I: "Sono due cose diverse, i libri e le pubblicazioni periodiche come giornali e riviste..."
C: "Quindi non ha Questa?"
I: "No, niente di simile. L'edicola è qui a fianco, prima dell'incrocio..."
C: "Dovrebbe tenerle, secondo me."
I: "C'è già l'edicola qui accanto che le tiene."
C: "Sì ma se io vengo qui a comprare una penna, vorrei poter comprare anche il giornale."
I: "Guardi, mi spiace ma questa è proprio una libreria."
C: "Le figurine almeno, tipo calciatori, le tenete?"
I: "No, mi spiace. Buona giornata!" [Magari ci rivediamo quando vuoi un libro, o una penna?]



mercoledì 25 gennaio 2012

Solo a me ispirano violenza?

I: "Buongiorno!"
C: "Cerco una cosa per metterci dentro questa maglia." [nota la mia tipica espressione basita di fronte a leggera maleducazione e pochezza lessicale.] "è per un regalo!"
I: "Ho queste buste decorate..." [tempo a malapena di tirarne su una]
C: "No no! Io volevo quelle che sembrano carta fine."
I: "Temo di averle finite, ho la carta regalo classica o queste buste qui."
C: "Ma quelle fini fini, colorate..."
I: "Le ho terminate, arriveranno la prossima settimana."
C: "Mi faccia vedere quelle scure lì dietro." [Ne tiro fuori un paio.] "Sì, allora mi dica quanto vuole per quella blu."
[Faccio lo scontrino, mi allunga un euro e poi mi sbatte sul bancone, facendo tremolare lo schermo del pc, una busta dell'Oviesse.]
C: "La metta qui." [senza smettere di sorridere cerco di infilare la busta nel suo sacchetto, vicino alla maglia, peccato che hanno le stesse dimensioni. Le faccio notare che si piegherebbe tutta.] "Beh pieghiamola bene allora!" [Mi porge con stizza la busta regalo. La piego delicatamente.] "Suvvia, la metta qui dentro che non ho mica tutto il giorno!"
I: "Ecco fatto, arrivederci e buona giornata!"
C: "..."


domenica 15 gennaio 2012

Tombola

Ogni tanto arriva qualcuno con una richiesta particolare.

C: " Buongiorno, voi tenete anche giochi?"
I: "Sì signora, qualcosa abbiamo."
C: "Non è che vendete i numeri della tombola?"

A parte che non avevo al momento alcuna tombola, in ogni caso non penso sia possibile trovare i numeri sfusi per rimpinguare eventuali perdite.
La signora si è anche detta alquanto delusa.

martedì 3 gennaio 2012

Guida Galattica Per Autostoppisti

La Guida galattica per autostoppisti è un libro decisamente notevole, forse il più notevole, sicuramente quello di maggiore successo, mai pubblicato dalle grandi case editrici dell'Orsa Minore. Più popolare del "Manuale di economia domestica celeste", più venduto di "Altre 53 cose da fare a gravità zero" e più discusso della trilogia di bestseller filosofici di Oolon Colluphyd "Dove ha sbagliato Dio", "Ancora alcuni tra i più grandi sbagli di Dio" e "Chi è questo Dio, in fin dei conti?". La Guida ha già soppiantato la grande Enciclopedia galattica, come l'indiscussa depositaria di tutta la conoscenza e la saggezza, per due importanti ragioni. Primo, costa un po' meno; secondo, reca la scritta, DON'T PANIC, niente panico, in grandi e rassicuranti caratteri sulla copertina.

tratto da Guida Galattica per Autostoppisti di Douglas Adams.
Sicuramente un libro che consiglierei  consiglio a tutti.

domenica 1 gennaio 2012

Una grande lettrice

C: "Buongiorno, ho ricevuto questo libro per Natale ma vorrei cambiarlo."
I: "Non c'è problema."
Madre: "Sa, mia figlia non legge di quella fantascienza. Anzi, il prossimo natale se può ricordarsi di non consigliare certi libri per X..." [Le avevano regalato una bella edizione di Verne.]
I: "Guardi pure se vede qualcosa che le interessa di più, se vuole qualcosa in particolare glielo posso anche ordinare."
Madre: "Potresti anche vedere se hanno un altro libro di Sparks."
C: "Ne ho già letti due [poi si gira verso di me] Non è che avete i libri di Fabio Volo?"
I: "Non ne ho, mi spiace..." [Lo ammetto, non mi dispiace davvero.]
C: "Vorrei sapere se ne ha scritti che non ho visto pubblicizzati, magari non li ho letti."
Madre: [orgogliosa] "Eh sì, mia figlia ha vent'anni ed è una grande lettrice, ha già letto 3 o 4 libri di Fabio Volo e Sparks negli ultimi anni."

Non so perché, ma consiglierei di provare con della vera letteratura.